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Vlao il 15 Gennaio 2021 - 18:48

Il 2020, anche non essendo un anno da annoverare tra i migliori, non può andare in pensione senza la classifica musicale di Vlao. Nonostante il nostro paladino abbia un po’ perso il vizio di aggiornare le pagine del blog, ci sono tradizioni che meritano di non essere abbandonate.

Anche perché nei mesi di lockdown la musica non è mancata in casa Vlao ed anzi, proprio le lunghe sessioni di puzzle in compagnia di Martimarti, hanno influenzato pesantemente la classifica annuale, stranamente costellata di cantanti italiani.

Queste sono le prime 10 posizioni che si sono delineate durante l’anno cosiddetto del Covid, tra new entry e vecchi volponi ecco i dischi che hanno colpito Vlao nei passati 365 giorni, anzi 366 per la precisione.

E’ pronta per voi la Top of the Rock 2020 ed a seguire la relativa playlist Spotify nella quale potete trovare i migliori estratti degli album nominati.

Top of the Rock edizione 2020

Istruzioni per l’uso: se cliccate sulle copertine o sul titolo dei dischi andate direttamente alle rispettive recensioni fatte su Ondarock (il mio sito di riferimento), se volete un assaggio di musica invece cliccate sul video linkato o andate alla playlist Spotify a fine classifica.

1. Strokes – The New Abnormal

Vlao Non è mai stato un fan degli Strokes, a parte i singoli degli anni d’oro non ha mai ascoltato per intero un loro album, pertanto per lui sono come una new entry e The New Abnormal l’ha preso in considerazione solo dopo aver letto recensioni confortanti. In effetti bisogna dire che si tratta di un ritorno con i contro fiocchi, un LP che è una loro evoluzione, qui sono più complessi e articolati rispetto al passato. le canzoni del disco superano quasi sempre i 5 minuti e questo a Vlao si sa… piace. Sentitevi Eternal Summer e At the door prima di dichiararli bolliti. 

VIDEO: At the door

2. Andy Shauf The Neon Skyline

The Neon Skyline è la continuazione ideale di The Party, opera del 2016 che aveva ottenuto l’ottavo posto nella relativa Top of the Rock (link) ma che, con il senno del poi, avrebbe meritato una posizione di maggior prestigio. A differenza del precedente, qui il canadese Andy Shauf si presenta in versione meno orchestrale e più folk, snocciolando una serie di canzoni che narrano di una sola notte, in cui si intrecciano le storie degli avventori di un bar di Toronto che dà il titolo al disco e di cui l’autore è assiduo frequentatore. Per la playlist annuale Vlao ha selezionato per voi Try Again e Neon Skyline assaggiate pure.

VIDEO: Try Again

3. The Flaming Lips – American Head

Eh si, sono tornati i Flaming Lips, motivati ed ispirati con un album che strizza l’occhio alle sonorità di Yoshimi Battles the Pink Robots, il disco che li aveva fatti scoprire a Vlao nell’ormai lontano 2002! Sempre molto ricercati nelle sonorità e nella costruzione delle canzoni, ricche di dettagli, sfumature, strumenti, effetti, pout pourri marchio di fabbrica del gruppo capitanato da Wayne Coyne. Tra le chicche migliori di American Head Vlao vi segnala la track n. 1 Will You Return/When You Come Down e la n. 11 Assasins Of Youth e vi consiglia di guardare anche i loro videoclip sempre molto caratteristici.

VIDEO: Will You Return / When You Come Down

4. Tutti Fenomeni – Merce Funebre

All’anagrafe Giorgio Quarzo Guarascio, classe ’96, è il cantautore (???) italiano con più streaming durante le sessioni di puzzle nelle giornate di clausura per covid19. Merce Funebre è stato uno degli album in heavy rotation per tutto l’anno di clausura e canzoni come Diabolik, Metabolismo, Trauermarsch sono ormai classici, almeno per Martimarti e Vlao. Finalmente un giovane che si discosta dalla moda trappista del momento e strizzando un occhio al passato, Battiato (???), con la sua vena ironica viaggia indisturbato tra l’assurdo e il serioso. Forza Tutti Fenomeni continua così!

VIDEO: Trauermarsch

5. Giovanni Truppi5

Non è proprio un album, ma un EP che contiene 5 canzoni di cui 3 riprese dal precedente lavoro Poesia e Civiltà e due inediti. Per 4 canzoni su 5 Giovanni Truppi si avvale dell’apporto di esponenti del miglior cantautorato italiano dei tempi nostri, Calcutta, Niccolò Fabi, e la Rappresentante di Lista, impreziosiscono tre brani dell’ultimo album del cantate napoletano e per raggiungere il fatidico numero 5 l’EP include due inediti di cui uno, Procreare, in coppia con il mitico Brunori Sas e una traccia, Il tuo numero di telefono, cantata da solo. Tutte le canzoni sono talmente belle che nonostante l’esigua durata del disco, 20 minuti circa, lo stesso merita una posizione in classifica che non può essere che la cinque.

VIDEO: Conoscersi in una situazione di difficoltà

6. Fontaines D.C. – A Hero’s Death

Sono la rivelazione rock dell’ultimo anno, i dublinesi Fountains D.C. hanno convinto pubblico e critica che forse il rock non è morto. Diciamo la verità, non inventano niente di nuovo, ma trasportando nel 2020 il sound post punk danno una ringiovanita ad un genere che cominciava ad essere troppo impolverato. Tra le songs di A Hero’s Death, il loro secondo album in studio, Vlao vi consiglia Televised Mind e I Don’t Belong, ascoltate queste e se vi colpiscono approfondite anche il resto.

VIDEO: Televised Mind

7. Brunori Sas – Cip

Vlao ha ancora il biglietto per Brunori Sas da qualche parte, il Covid ha fatto slittare il concerto, da marzo a novembre, da novembre al 2021, ma è comunque riuscito a vederlo a teatro nella breve sosta pandemica estiva e ha avuto conferma che è un mito! Cip il suo ultimo lavoro, anche non essendo il suo album più riuscito, lo conferma tra i migliori cantautori italiani degli anni 2000. Per Due Che Come Noi si inserisce all’unanimità tra i suoi cavalli di battaglia e le altre tracce ampliano comunque il suo repertorio che diventa sempre più significativo e fa crescere l’attesa per il concerto. Con l’augurio che si tenga nel 2021.

VIDEO: Per Due Che Come Noi

8. Colapesce/Di Martino – I Mortali

Un disco a quattro mani questo che mette insieme Colapesce e Di Martino due cantautori siciliani che sfornano un album inaspettatamente bello. Prossimi concorrenti a Sanremo 2021 speriamo porteranno sul palco dell’Ariston qualcosa di più ricercato rispetto alle melense canzoni che siamo soliti ascoltare in quei lidi. Vlao farà il tifo per loro sperando che non arrivino ultimi. Nel frattempo se non l’avete fatto ascoltatevi quest’album, I Mortali contiene più di una bella canzone, ma per iniziare direi di partire da Luna Araba con la special guest Carmen Consoli a completare uno sfolgorante terzetto.

VIDEO: Luna Araba

9. Sufjan Stevens – The Ascension

Ritorna con un album tutto suo Sufjan Stevens che ci aveva lasciato con quel Carrie & Lowell che nel 2015 aveva vinto la Top of the Rock (link) per poi dedicarsi a progetti paralleli e collaborazioni minori. Sceglie di sterzare rispetto all’ultimo disco virando sull’elettronica ritornando ai colori di The Age of Adz, smarcandosi dalle scarne canzoni lo-fi di C&L. Una scelta che non convince pienamente, ma occorre dare atto al nostro menestrello di essere in grado di viaggiare tra stili e suoni diversissimi sfruttando una delle sue doti più spiccate, l’eclettismo. Era difficile migliorare ancora e The Ascension non ci riesce ma resta comunque un lavoro degno della discografia di Sufjan. Vlao vi consiglia Video Game e Run Away With Me come migliori episodi dell’album. 

 VIDEO: Video Game

10. Perfume Genius – Set My Heart On Fire Immediately

Set My Heart On Fire Immediately è un disco un po’ discontinuo, sarà per la varietà di generi che tocca, ma Vlao non riesce ad apprezzarlo a pieno. Perfume Genius è un artista difficilmente catalogabile e questo album lo rappresenta al 100%. Diversi sono gli episodi ben riusciti, su tutti Describe e On the Floor, compensati da altrettanti fuori fuoco che lo rendono un disco altalenante che, per il rotto della cuffia, si aggiudica l’ultimo posto della chart vlaoviana.

VIDEO: Describe

 

 

 

 

ARCHIVIO: Le top of the rock degli anni passati

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