L’Islanda dalla A alla Zeta
A come aringa… con la polenta chiaramente; B come Brennivin o “morte nera” per gli amici; C come il cricchetto del Lidl… indispensabile ogni mattina; D come i discount… dei distributori; E come le eruzioni vulcaniche; F come le foss, che siano Gull, Detti, Svarti o Skoga non importa; G come giorno… anche di notte; H come gli hostel e le farmhouse dove abbiamo dormito; I come gli iceberg del Vatnajokull; J come jökulhlaup ossia l’eruzione di un vulcano sotto un ghiacciaio; K come Knorr e la sua miriade di buste; L come le patatine Lays rigorosamente cheese & onion; M come il mitico Mitsubishi L300; N come “non è colpa mia” e tutta la colonna sonora del pulmino Brunetta; O come gli ovini… 1.000 ogni abitante; P come i puffin visti si, ma non mangiati; Q come quattro x quattro indispensabile; R come i rifugi spersi in mezzo al deserto; S come gli stercorari che ti planano addosso per difendere il nido; T come il trekking di 3 ore a Landmannalaugar; U come uccelli di mille tipi; V come il vento gelido dalla Groenlandia; Y come lo yogourt vichingo lo Skyr; W come whale watching and eating; Z come le “zolfatare” che profumano l’aria.
