Vidrar Vel Til Loftarasa

Ora Vlao abita qui

bookmark bookmark
Vlao il 13 Marzo 2020 - 15:04

Saranno stati i primi di febbraio quando Vlao coglie la notizia di un virus che sta mietendo vittime in una città sperduta della Cina, Wuan. Città per modo di dire, in realtà è una metropoli di 11 milioni di abitanti, che i cinesi stanno mettendo in quarantena per arginare il rischio contagio.

Video di strade deserte, posti di blocco per entrare ed uscire dalla zona, ospedali in costruzione con decine di ruspe in movimento sincronizzato. Sembra un film.

Alcuni ipotizzano di un agente patogeno uscito dai laboratori cinesi, altri parlano di un virus inviato direttamente da Trump per risolvere la guerra dei dazi, altri ancora parlano di un contagio partito dai pipistrelli.

Vlao si appassiona alla storia dei due cinesi trovati positivi a Roma al Covid19 e ricoverati allo Spallanzani. Segue con partecipazione i bollettini medici serali che monitorano lo sviluppo della situazione.

Quando cominciano a spuntare casi in giro per il mondo, l’Italia cancella tutti i voli diretti dalla Cina, tralasciando quelli con scalo…

Una nave da crociera con 3.711 passeggeri viene tenuta in quarantena in Giappone. Viene trovato positivo un tizio di Codogno, è lui il paziente 1 Italiano.

Si cominciano a fare tamponi a rotta di collo e i positivi crescono esponenzialmente, l’Italia diventa un nuovo focolaio. Migliaia di tamponi contro le decine fatti negli altri. Sarà questione di statistica oppure no, fatto sta che tutti ci additano come paese “untore”. Voli aerei cancellati, pizza al coronavirus, quarantene obbligatorie, il governo che delimita la zona rossa, scuole chiuse, scuole aperte, scuole richiuse… un bordello.

I recuperi delle partite di Serie A cessano di essere uno dei problemi principali solo quando l’Italia sale al secondo posto della classifica contagi, sorpassa la Corea e stacca l’Iran, non resta che chiudere tutto. Sport, manifestazioni, negozi, centri commerciali, parchi pubblici, fantacalcio.

Non resta che stare a casa e aspettare, fiduciosi che tutto andrà bene.

Share |

Lascia un commento