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Ora Vlao abita qui

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Vlao il 23 Giugno 2010 - 10:12

In questi giorni sono in ferie ma:

  • non sono potuto andare al mare visto il tempo autunnale che Giugno ci ha proposto;
  • non ho potuto lavare la macchina visto le previsioni meteo avverse;
  • non ho potuto giocare a tennis per via del mio gomito tumefatto;
  • non ho potuto lavorare sulle foto della Scozia visto la mancanza delle 15 scattate da Cinallo;

In compenso però ho rispolverato la bici, nel vero senso della parola, riesumandola dagli angusti anfratti del garage. Grazie all’aiuto di Leorol, asportando pezzi di qua e di là e ricomponendo il tutto con cura certosina, di tre mountain bike ne abbiamo ricavata una quasi decente.

Ieri, io e l’accozzaglia, siamo partiti per il mitico Tour delle Casine. Dopo un primo tratto in discesa, sembra andare tutto per il verso giusto, ma già alle prime asperità, al GpM del Taglio per intenderci, mi accorgo che c’è qualche difetto nell’assemblaggio… la sella montata in sostituzione di quella vecchia scuoiata, evidentemente ha qualcosa che non va… probabilmente il tubo è di 10 cm più corto del previsto, così mi ritrovo a pedalare con le ginocchia che arrivano all’altezza delle spalle.

Quando l’acido lattico comincia ad accumularsi nei miei arti inferiori è ormai troppo tardi… tornare indietro significherebbe affrontare la salita, un’opzione non plausibile… decido perciò di proseguire, soffrendo anche in pianura come se stessi affrontando una pendenza del 12%. Accorciando il tour il più possibile, rientro mestamente ai box.

Scendo dalla bici, e piano piano comincio a deambulare con qualche incertezza di troppo. Sono stanco come se avessi fatto la tappa del Pordoi… e mi domando come faranno i ciclisti, quelli veri, senza efedrina, eritropoietina, e nandrolone di terza generazione

con tutti i controlli incrociati sangue urine che ci sono, ormai il doping nel ciclismo è scomparso… al giro d’Italia nemmeno un dopato è stato beccato… nemmeno una pasticca di Andriol, una fiala di Antrapid sono state scovate e nonostante tutto… nessuno si è piantato in salita!

Ma come sappiamo la necessità aguzza l’ingegno… e dove la medicina non può nulla… è ancora una volta la tecnologia a venirci incontro… o meglio… a spingerci da dietro:

P.S. guardate gli ultimi tre minuti del video in cui si mostra la bicicletta dopata in “presunta” azione… che spettacolo!

Spettacolo come quello che ha commentato: “Sulla linea di arrivo, Cancellara ha fatto il Bournout!

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