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  • Birrificio Artigianale Il Doganiere

    Visto il momento attuale che prevede l’abolizione dei viaggi, Vlao si è trovato in difficoltà nello spendere il suo tempo libero, niente itinerari da pianificare, escursioni da organizzare, viaggi da capitanare… e così, approfittando di un azzeccato regalo per il suo quarantennio, si è buttato a capofitto sulla pratica dell’homebrewing, ovvero della birrificazione casalinga! Un hobby che in realtà nasconde un mondo in esponenziale sviluppo in cui Vlao si è addentrato in punta di piedi da perfetto niubbo. Ha vagato […]

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La strada è ancora lunga...

La strada è ancora lunga…

Alla mattina, come d’incanto, del radiatore non c’è più traccia presumibilmente Palermo & C. hanno provveduto a rimontarlo dato che, mentre facciamo colazione, sentiamo in sottofondo il ronzio delle nostre jeep che si scaldando in vista dell’ingresso al parco nazionale dove inizieremo il nostro peregrinare per lagune.

La prima chiazza d’acqua che incontriamo nel nostro tragitto è la Laguna Amarilla seguita dalla Laguna Celeste. Ci sgranchiamo le gambe passeggiando sulle loro rive e cominciamo a prendere confidenza con i fantastici colori della Bolivia.

Avvistiamo i primi fenicotteri rosa e lungo la strada cerchiamo di avvicinare qualche lama, ma dobbiamo ancora affinare le nostre tecniche per non farci seminare nella radura. Per fortuna ne troviamo un po’ raggruppati in un recinto e scattiamo loro qualche foto da distanza anti sputo.

Dopo aver passato un’altra notte in ospedaje basico, visitiamo la Laguna Elionda e la Laguna Goipe, quella bianca con le montagne di sapone. A proposito di sapone, sarebbe proprio ora di darsi una bella lavata infatti, data l’inavvicinabilità dell’acqua gelida dei nostri “alberghetti”, la polvere comincia a formare uno strato protettivo sopra la nostra pelle che le salviettine umidificate faticano a scolpire.

La Laguna Verde in tutto il suo splendore

La Laguna Verde in tutto il suo splendore

E’ proprio a questo punto però che, provvidenziale come una galleria mentre la radio passa Tiziano Ferro, avvistiamo all’orizzonte il vapore di acque sulfuree.

Non ci sembra vero di poterci fare un bagno nelle terme a cielo aperto. Non esitiamo un istante e ci godiamo il tepore mentre, sporcando l’acqua, spaziamo con lo sguardo sul fantastico panorama che ci circonda. Spettacolo… sarebbe da non uscire mai!

Quando Mauricio ci richiama all’ordine cerchiamo di temporeggiare fino all’ultimo, ma abbiamo il Cile che ci attende e un mezzo ci aspetta al di là del confine… non possiamo fare tardi.

Ripartiamo di gran carriera direzione Hito Cajon. Attraversiamo il Deserto di Dalì dove ci sembra di essere all’interno di uno dei quadri visionari del pittore spagnolo. Ci fermiamo alla Laguna Verde che ci regala un colpo d’occhio da brividi e solo dopo qualche ulteriore chilometro raggiungiamo la frontiera.

La frontiera boliviana

La frontiera boliviana

Facciamo l’ultimo pranzo in terra boliviana e salutiamo i nostri driver che, insieme alle cuciniere, si accamperanno al confine fino al nostro rientro dalla due giorni cilena.

Dopo aver effettuato la trafila burocratica in Bolivia saliamo su un pulmino che ci porterà al punto di ingresso cileno. Tra i due avamposti frontalieri c’è di mezzo una discesa di 40 km e un dislivello di 1.800 metri che mette alle corde i freni dei mezzi. Per fortuna non dobbiamo utilizzare le vie di fuga predisposte ai lati della strada per l’arresto forzato e giungiamo alla dogana cilena portandoci dietro una puzzolente scia di ferodo.

Veniamo controllati minuziosamente e i nostri bagagli vengono usati come test per il cane antidroga. Il sacco a pelo con la sostanza incriminata, posizionato beffardamente dalle guardie, viene individuato solo dopo qualche giro a vuoto dall’agente a 4 zampe. Alla fine, comunque, cane promosso e noi liberi.

Abbiamo poco tempo per visitare la Svizzera del sud america, così abbandoniamo al volo i bagagli in un vero albergo e partiamo a razzo con la nostra “mitica” guida.

BOLIVIA CILE 2017

Indice

Episodio 1 La lunga rotta verso Sucre e le miniere di Potosì link
Episodio 2 Le quebradas di Tupiza e la Ciudad de Roma link
Episodio 3 Le prime lagune e la frontiera cilena Sei qui
Episodio 4 San Pedro de Atacama e l’altopiano boliviano link
Episodio 5 La laguna negra e Italia-Bolivia 7-6 link
Episodio 6 Il Salar de Uyuni e il vulcano Tunupa link
Episodio 7 Addio jeep, in pullman verso La Paz e Titicaca link
Episodio 8 Alieni a Tiwanaku e la Carretera de la Muerte link
 Extra  Foto Album  link

Top of the Rock ’17

Postato da Vlao IL 16 Gennaio 2018 - 16:35 Aggiungi Commento

Il 2017 discografico ha creato qualche dubbio a Vlao nello stilare la consueta classifica. Non sono usciti dischi tali da stagliarsi nettamente sopra agli altri e anche le posizioni del podio non sono così definite come spesso è capitato. Alla fine Vlao ha scelto gli XX anche in virtù del bel concerto visto a Roma, ha confermato i Daughter, alla loro ennesima comparsa nella Vlao chart, e ha premiato, forse troppo, gli Alt-J che hanno sfornato un disco comunque al di sotto delle attese.

Appena fuori dal podio troviamo un trittico di italiani. Prima la rivelazione dell’anno Brunori Sas, attivo da tempo ma snobbato fino ad oggi da Vlao, poi due conferme Le Luci della Centrale Elettrica, con il suo album più “felice”, e Colapesce che paga qualche posizione in graduatoria per via dell’esigua durata della sua ultima fatica.

Ora per i dettagli vi lascio alla Top of the Rock ’17 e alla playlist Spotify che potete trovare a fondo articolo.

Top of the Rock edizione 2017

Istruzioni per l’uso: se cliccate sulle copertine o sul titolo dei dischi andate direttamente alle rispettive recensioni fatte su Ondarock (il mio sito di riferimento), se volete un assaggio di musica invece andate alla playlist Spotify a fine classifica.

XX_i-see-you-200 1. The XX – I See You

Nuovo album per gli XX che si confermano ad alti livelli con 10 nuove canzoni che formano l’ultima loro uscita I See You. Il tipico marchio musicale rimane, come rimane la X in copertina (una tradizione ormai per la band), ma allo stesso tempo la loro musica si evolve svariando da atmosfere delicate fino a raggiungere atmosfere più dance. I tre si intendono a dovere anche live dove riescono a mettere in piedi ottimi concerti, come quello visto a Rock in Roma di questa estate, che ha peccato forse solo sul lato della durata. Primo posto meritato per gli inglesi.

daughter-music-from-before-the-storm-new-album-score-soundtrack-180 2. Daughter – Music From Before The Storm

Sempre più spesso i Daughter compaiono nelle classifiche di Vlao, e con questo Music From Before The Storm si aggiudicano addirittura la medaglia d’argento di questo 2017. A pochi mesi di distanza dalla precedente fatica in studio, 4° posto del 2016, il gruppo londinese pubblica questo lavoro che è in realtà la colonna sonora di un videogioco, Life is Strange 2. Le atmosfere cinematografiche si addicono particolarmente a questa band che conferma una buona vena artistica che, con gli anni, li sta facendo diventare una garanzia in termini di qualità.

alt-j-relaxer-album-artwork_180 3. Alt-J – Relaxer

Relaxer parte alla grande con due canzoni che non lasciano indifferenti, 3WW e In Cold Blood infatti sono senz’altro gli apici del disco che poi, mano a mano che si sviluppa, cala alla distanza. Suoni accurati e soluzioni ricercate rimangono il marchio di fabbrica degli Alt-J che riscontrano sempre più successo tra il pubblico indie che li ha fatti passare dal concerto al Bronson di Ravenna al Palalottomatica di Roma in pochi anni. Adesso però i ragazzi devono pedalare perché non basta più il misero compitino per vincere la Vlaoclassifica e questo terzo posto forse è regalato più dalla stima che dagli effettivi meriti del disco.

brunori-a-casa-tutto-bene160 4. Brunori Sas – A Casa Tutto Bene

Il nome di Brunori Sas tra i cantautori italiani è un po’ che circola, ma Vlao non gli aveva dato mai una grande attenzione. Questo ultimo album è stata un gradita sorpresa e ha girato nel lettore cd della Marcoromeo per diverso tempo. A Casa Tutto Bene contiene una manciata di belle canzoni ottimamente arrangiate che riportano alla mente il De Gregori migliore. Una bella prova per il cantautore calabrese che è un bel salto in avanti rispetto alle vecchie produzioni che per Vlao, che le ha comunque ripescate, risultano un po’ troppo lo.fi.

leluciterra160 5. Le Luci Della Centrale Elettrica – Terra

Sarà stata la collaborazione con Jovanotti a far cambiare l’umore di Vasco Brondi? Terra, contro ogni pronostico, è un disco felice, lontano anni luce dal mood depresso che perversava nei lavori precedenti. Una apertura al positivo che forse contribuirà a raggiungere un pubblico più ampio che di depressione non ne poteva più. Le canzoni dell’album sono contaminate da elementi etnici e da suoni che rendono il lavoro un vero e proprio viaggio. Un altro importante tassello nella produzione del ferrarese ormai definitivamente consacrato nel panorama musicale italiano

Colapesce_Infedele160 6. Colapesce – Infedele

Per fortuna il contenuto del disco non ha niente a che fare con l’orribile artwork della copertina. Le foto di annata della comunione di Colapesce non si possono vedere, ma per fortuna le canzoni confermano quanto di buono fatto dallo stesso in passato. La collaborazione con Iosonouncane impreziosisce la produzione di Infedele, ma la scarsa durata del lavoro ne penalizza inevitabilmente il voto. Il ragazzo è bravo, ma si impegna poco. Una posizione in più in classifica solo per aver suonato a Capodanno in Ancona, anche se Vlao, alle prese con le lenticchie, è arrivato tardi per assistere alla sua esibizione.

Cigarettes_After_Sex160 7. Cigarettes After Sex – Cigarettes After Sex

Un disco notturno ed elegante questo esordio dei Cigarettes After Sex che nel loro lavoro omonimo piazzano 10 morbidi pezzi che fluiscono placidi e si rivelano ideali per fare da sottofondo a momenti di relax. Se cercate una scossa da un disco non è qui che la dovete cercare, se volete una colonna sonora rilassante ed avvolgente allora farete bingo. Cosa potrà proporci in futuro la band di El Paso (Texas) è un bell’enigma dato il carattere abbastanza omogeneo delle tracce qui proposte, ma per adesso accontentiamoci di questo promettente primo album senza farci tante domande.

Girls_In_Hawaii_nocturne160 8. Girls in Hawaii – Nocturne

Tornano in Top of the Rock, dopo qualche anno di assenza, i Girls in Hawaii con il loro nuovo LP proseguono sul solco lasciato dai precedenti episodi. In Nocturne infatti non troviamo niente di nuovo, ma è bastata l’iniziale The Light a convincere Vlao che i ragazzi si meritavano un posto, anche se di rincalzo, nella top ten. Purtroppo il disco procede in calando e, all’incipit convincente, fa da contraltare una parte finale che non convince appieno, annoia un po’ e non invoglia a ricominciare l’ascolto. Magari togliendo qualche traccia minore il risultato sarebbe stato superiore.

bonobo-migration160 9. Bonobo – Migration

Inizialmente il disco di Bonobo non era tra i 10 migliori dell’anno, ma Vlao ha deciso in extremis di inserirlo dopo aver ascoltato la versione live di alcuni pezzi del disco registrata presso gli studi della radio statunitense KEXP. Contrariamente alle tracce originali, le versioni dal vivo danno molto più risalto agli strumenti rispetto all’elettronica che in Migration prende troppo spazio rendendo le tracce troppo asettiche. Oltre al disco, comunque consigliato, si coglie l’occasione per rinnovare l’invito a seguire il canale Youtube di KEXP dove potrete trovare esibizioni dal vivo di molti degli artisti che poi Vlao piazza in classifica.   

TINARIWEN_Elwan160 10. Tinariwen – Elwan

Resiste in classifica il filone rock africano che dopo l’exploit di Bombino, terzo l’anno scorso, questa volta è rappresentato dai Tinariwen che completano la top 10 dell’anno solare. Gli alfieri del rock maliano sfoderano inconfondibili sonorità desertiche che impregnano tutto il disco completamente cantato in Tamashek, la lingua tuareg. Le sonorità in questione, riprese anche da artisti nostrani, vedi Jovanotti ma anche lo stesso Vasco Brondi dell’ultimo album, stanno ormai facendo breccia anche nelle orecchie europee, ma in realtà i veri capostipiti sono loro e questo Elwan ne è solo la conferma!

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ARCHIVIO: Le top of the rock degli anni passati 2007200820092010201120122013201420152016

2017 l’anno in blog

Postato da Vlao IL 2 Gennaio 2018 - 19:54 Aggiungi Commento
E dopo aver salutato l’arrivo del nuovo anno in compagnia degli amici altolocati del Riò de la Fettina possiamo sigillare e mettere in cantina anche il 2017. Blogghisticamente parlando questo ultimo anno ha lasciato diverse tracce tra le quali, come sempre, risulta difficile selezionare un "best of" senza tralasciare qualcosa. L’argomento più gettonato, come al solito, sono i viaggi visto che il 2017 si è chiuso con una doppietta di Avventure Thailandia/Bolivia-Cile che non si vedeva dal 2013 anno di Nepal/Turchia. La saga di Bolivia-Cile (link) è solo alla seconda puntata, mentre quella del Tuttothai (link) ha occupato buona parte del periodo primavera estate ...
Il nostro gruppo è iperattivo e, anziché fare il classico giro delle Quebradas a bordo delle jeep, decide di visitare la zona intorno a Tupiza con mezzi alternativi. [caption id="attachment_7311" align="alignright" width="300"] La nostra Patrol alle prese con le Quebradas di Tupiza[/caption] Ideale è, in questo senso, il famigerato Triathlon, che da queste parti comprende jeep, cavallo e bicicletta, ed è, di gran lunga, il miglior modo per godersi i suggestivi canyon "western" della zona. Dopo un prima parte dove ci godiamo i diversi siti spostandoci su quattro ruote, passiamo senza battere ciglio alle quattro zampe dei nostri cavalli. Vestiti da perfetti cowboy saltiamo in sella emulando le scene viste ...
La meta sta volta l’ha scelta Vlao, dopo aver visitato paesi turistici, come Thailandia e Maldive, aveva proprio voglia di visitare una zona dove non ci fosse troppa gente. Niente città, niente siti storici, niente stranieri, niente di niente. Solo natura, panorami, ampi spazi e colori. Tra i paesi candidati alla fine l’ha spuntata la Bolivia, un pallino di Vlao, che da tempo sognava di calpestare i mitici salares. Martimarti ha appoggiato la scelta e l’idea è stata condivisa anche dalla doganiera Ele che, come primo viaggio di Avventure, ha deciso saggiamente di affidarsi allo scoordinatore Vlao. Ad arricchire la spedizione anche il mitico ...

Il processo di disintegrazione calcistico

Postato da Vlao IL 14 Novembre 2017 - 21:36 Aggiungi Commento
Continua il processo di disintegrazione delle squadre di calcio tifate da Vlao. Dopo l'ennesimo fallimento estivo dell'Ancona, sprofondata dalla serie C alla prima categoria, Vlao pensava di aver toccato il fondo in ambito pallonaro. Il dover pensare che i biancorossi, quest'anno, si trovassero ad affrontare corazzate del calibro di Borgo Minonna, Portuali, e San Biagio è stata una bella tortura. Ma vedere addirittura perdere i dorici in tv con Le Torri Castelplanio (n.d.r. Vlao non ha ancora  abbastanza pelo sullo stomaco per presentarsi allo stadio e tifare Mastronunzio & C.) è stato un vero calcio sugli zebedei. Ma a tutto questo scempio non c'è fine. Dopo lo zero a zero di ieri con la Svezia ...

Xiaomi Mi Vacuum: la governante cinese

Postato da Vlao IL 13 Ottobre 2017 - 17:58 Aggiungi Commento
Un nuovo acquisto tecnologico in casa Vlao. Dopo aver contaminato le Marche di cellulari Xiaomi (link) ed essere diventato rappresentante non ufficiale del marchio cinese, con il benestare convinto di Martimarti, è arrivo in casa un ulteriore gadget tecnologico made in PRC. Sta volta l’aggeggio viene in aiuto alla gestione domestica e, nell’idea degli acquirenti, va a sostituire o comunque a dare man forte al mitico e sempre efficace Dirty Devil (link). Si tratta del Mirobot Vacuum un robot aspirapolvere di ultima generazione, gestibile completamente online con l’apposita app. La Signora Lhan, è questo il nome con cui è stata ribattezzata la meticolosa governante cinese, può essere programmata o attivata a distanza ...

Plata o plomo? Narcos

Postato da Vlao IL 27 Settembre 2017 - 17:11 1 Commento
I consigli audiovisivi di Leorol vanno presi con il beneficio d'inventario, dato il ritmo con cui si divora film, uno barra due al giorno, è facile che nel suo repertorio finiscano produzioni di dubbia qualità. Possiamo dire che negli anni i sui criteri di selezione si sono ammorbiditi e se prima si limitava ai film da tre pallini in su... ora è facile che si imbatta in lungometraggi da due, una o addirittura zero palline. Per ovviare a questa inesorabile perdita di qualità, Leorol, con sommo dispiacere di Lorybeth, ha integrato la sua dieta cine-matografica aggiungendo una buona dose di serie TV. All'inizio ha ...

Tuttothai – e per finire Bangkok!

Postato da Vlao IL 5 Settembre 2017 - 18:54 Aggiungi Commento
Il taxiboat dei poveri ferma a pochi passi dal nostro hotel e ne approfittiamo per avvicinarci al palazzo reale. La pioggia caduta in mattinata, trasformata in vapore acqueo dal primo sole, rende la giornata ostica anche a turisti grintosi come noi. [caption id="attachment_7167" align="alignright" width="300"] Il palazzo reale[/caption] A complicare le cose ci pensa la security all'entrata del palazzo che applica la door selection in maniera inflessibile sbattendo la porta in faccia a Matach, Vlao e Davide ed ai loro osceni pantaloncini. Espulsi senza appello, i tre sono costretti ad andare alla boutique appositamente situata davanti all’ingresso per accaparrarsi dei pantaloni alla bragalona con ...