Finalmente il mare… il mare delle Andamane!
Facciamo subito a prendere confidenza con Klong Nin Beach la nostra lunga spiaggia. Ci facciamo immediatamente un tuffo e poi pensiamo alla cena. Di pad thai non ne vogliamo più sentir parlare, abbiamo imparato la ricetta nel corso da masterchef e lo riproporremo a casa a suo tempo, ora siamo più attratti dal pesce!
Vlao e Fernet vanno in avanscoperta e si prendono la responsabilità di negoziare per il gruppo. Cercando tra i vari ristoranti scelgono quello il cui banco ittico ha meno mosche degli altri. Dopo una lunga trattativa con il grigliatore i due raggiungono un accordo per un menu a base di pesci dai colori strani, gamberoni e patate lesse.
E’ vero, il servizio lascia un po’ a desiderare, ma per un lutto improvviso, questa la spiegazione ufficiale, il grigliatore ha dovuto lasciare la carbonella nel momento topico e lo staff, di conseguenza, si è trovato un po’ in difficoltà. Il ritardo però ci ha fatto godere a pieno dello spettacolo del mangiatore di fuoco, un classico della riviera che ci ha allietato durante la lunga attesa.
Nel primo giorno di mare decidiamo di affittare un’imbarcazione locale, di quelle con la prua “vichinga” e la sciarpa arcobaleno intorno al collo. Il nostro equipaggio ci porta ad ammirare quattro isolette vicine a Ko Lanta e, dopo un’ora di navigazione e con le orecchie che ci fischiano, siamo pronti a vestire i panni dei palombari e con maschera e boccaglio scendiamo sotto il livello del mare in cerca della fauna locale.
Per pranzo attracchiamo a Ko Ngai e, sulla sua sabbia stile Maldive, ci rifocilliamo in attesa della visita alla spiaggia nascosta, una caletta accessibile solo percorrendo a nuoto una buia grotta lunga 80 metri la Emerald Cave.
Arrivati sul posto, seguiamo in fila indiana la nostra guida munita di torcia cercando di nuotare in avanti anche se il nostro giubbetto arancione ci permetta movimenti più goffi del solito. Sbucati in fondo al tunnel ci si para davanti una vista da cartolina siamo circondati da rocce per 360°, siamo in una specie di cratere marino accessibile solo in via subacquea. Uno spettacolo!
Torniamo alla base più affamati che mai, non abbiamo voglia di fare molta strada, ma visto che il bancopesce del nostro resort non è rassicurante, decidiamo di spostarci più a nord, in un ristorante tipico che successivamente denomineremo la topaia per ovvie ragioni. A fine pasto Vlao, contro ogni tradizione, non chiede nemmeno il tourleaderfree pur di non ritardare la procedura di evacuazione.
Dobbiamo bere per dimenticarci della cena e per questo concludiamo la serata in grande stile sorseggiando cocktail a base di litchi, passion fruit e mango ad una caratteristica festa jamaicana. Jean, in grande spolvero, crea scompiglio con la mossa del televisore e con i suoi balli improbabili rischia più volte l’incolumità prima che la serata volga lentamente al termine.
Per il secondo giorno di mare è d’obbligo soddisfare, almeno in parte, i nostri amici brexit con la visita a pipi.. fifi… paipai… insomma Phi Phi Island, che dir si voglia. Con un occhio alla cassa comune, scartiamo l’opzione motoscafo privato e decidiamo di spostarci con il primo traghetto disponibile. Sul vascello abbiamo la fortuna di incontrare un certo Pippoinzaghi che ci prenota una barchetta tutta per noi per una visita personalizzata.
Con la nostra bagnarola ci dirigiamo verso Koh Phi Phi Lee dove facciamo tappa all’inflazionatissima Maya Beach, una spiaggia tanto bella quanto affollata resa famosa dal film con Di Caprio. Nonostante tutto troviamo una spiaggetta laterale vivibile e riusciamo goderci un po’ questo luogo paradisiaco rovinato un’eccessiva popolarità. Per la via del ritorno facciamo altre sostebagno e passiamo a salutare le scimmie ammaestrate di Monkey beach osservandole mentre scolano bottiglie di coca come se niente fosse.
Risaliamo sul ferry boat che ci porta verso casa in perfetto orario per consentire a Martimarti di imbastire una sorta di beach volley a bagno maria. Fatte le squadre ci sfidiamo fino a che il sole non si tuffa nel mare come nella più bella delle cartoline.
Un’altra memorabile giornata volge al termine… cenetta in spiaggia, Singha ghiacciata e tutti pronti per le nuove avventure che ancora ci aspettano…
TUTTOTHAI 2017
Indice
Episodio 1 | Il mercato galleggiante, le cascate di Erawan e le rovine di Ayutthaya | link |
Episodio 2 | In bici a Sukothai e poi rotta verso Chiang Mai | link |
Episodio 3 | Doi Suthep, Masterchef Thailandia e il Trekk | link |
Episodio 4 | Chiang Rai, il White Temple e tutti al mare | link |
Episodio 5 | Il mare delle Andamane, Ko Lanta e Phi Phi | Sei qui |
Episodio 6 | Ko Rok e il treno notturno | link |
Episodio 7 | e per finire Bangkok | link |
Extra | Foto Album | link |