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Vlao il 8 Febbraio 2017 - 20:09
Tenino del Bernina 2017-088

Il trenino rosso spicca tra la neve

Per stemperare la snervante attesa che, come da copione, precede la formazione del gruppo per ogni viaggio in partenza con Avventure del Mondo, Vlao e Martimarti hanno deciso di sfruttare il generoso regalo natalizio di Lorilou e prenotare un weekend a Tirano a base di trenino rosso del Bernina.

Una tre giorni in Valtellina alla scoperta dell’affascinante strada ferrata che dai confini italiani porta su su fino a St. Morriz.

Un fine settimana fatto di binari che partono da Ancona e si snodano fino alla stazione centrale di Milano da dove, dopo una lieve deviazione, puntano dritti e paralleli fino a Tirano dove si fermano al confine con la Svizzera. Da qui in poi i ritardi e i disguidi di Trenitalia e Trenord sono sostituiti dalla puntualità e dall’efficienza della Ferrovia Retica.

Oltrepassata la dogana il mitico trenino rosso attende gli avventori e, con una precisione degna di un orologio chiaramente svizzero, offre la possibilità di arrampicarsi fino ai 2.091 metri della stazione di Alp Grüm per poi scollinare e raggiungere la rinomata St. Moritz che, con il suo lago interamente gelato, accoglie ricconi e meno abbienti alla stessa maniera… con una scala mobile che invita i primi ad entrare dentro i negozi luccicanti e lascia i secondi impalati davanti alle vetrine piene di mercanzie intoccabili.

Tenino del Bernina 2017-065

Mano a mano che si sale il bianco prende campo

Vlao e Martimarti fanno giusto un pensierino alla tazza in rame da Moscow Mule ma il negozio è chiuso e, inoltre, il prezzo di 15 franchi svizzeri è un incognita visto il cambio forex sconosciuto.

Fatto il giro a St. Morriz i due sono risaliti sul trenino che, procedendo in direzione inversa rispetto all’andata, li ha scaricati alla stazione di Pontresina dove Lorilou aveva segnalato la possibilità di godersi una spassosa escursione in carrozza verso uno sperduto chalet.

Al punto di partenza della strada innevata la cocchiera, nello sparare il prezzo di 120 franchi per la tratta di sola andata, non sembra nemmeno arrossire un po’, mentre Vlao e Martimarti sbiancano palesemente e, dopo qualche secondo di inspiegabile esitazione, decidono di proseguire a piedi e di destinare il budget richiesto ad un’altra finalità, magari mangereccia.

I sette chilometri che li dividevano dal rifugio si sono però rilevati lunghissimi e la neve, che è cominciata a cadere durante il tragitto, ha reso la passeggiata una vera e propria sfacchinata. Stringendo i denti e seguendo le cacate di cavallo sulla coltre bianca, i due hanno però continuato imperterriti la spedizione polare fino all’avvistamento dell’agognato casale!

All’interno della baita li attendeva una sorta di mensa che serviva cibi malsani a prezzi esorbitanti tra i quali la scelta è ricaduta su di un enorme wurstel bianco accompagnato da pane o da patate rigorosamente surgelate.

Tenino del Bernina 2017-129

La carrozza dei poveri scortata dal cane guida

Finito di rifocillarsi i nostri sono passati immediatamente al loro secondo obiettivo, trovare uno strappo per tornare indietro vivi e vegeti. Fuori dal rifugio la cocchiera da 120 franchi era li che li aspetta con un ghigno beffardo, ma fortunatamente c’era anche una carrozza per poveri, dotata di tre cavalli e trainante un carretto da 12 posti di cui 2 provvidenzialmente liberi!

Il ritorno al trotto, sotto un cielo azzurro ripulito dalle nuvole, ha consentito ai nostri di arrivare in stazione con energie vitali idonee ad affrontare l’ultima tratta di ferrovia verso Tirano senza stramazzare esanimi nei comodi sedili della carrozza rossa.

Una pessima cena, lontana parente di quella memorabile del giorno prima a base di taroz e chiscioi, ha concluso il breve soggiorno in Valtellina.

Con l’ultima colazione nell’accogliente B&B de la tour, è iniziato il piano di ritorno che ha anche incluso una rapida visita ad una uggiosa Milano dove i reduci laotiani, nonché srilankesi, Mrs. Postamat e Mr.Linux hanno svolto egregiamente il loro ruolo di ciceroni abbinando sapientemente al Duomo e alla Galleria una mastodontica cotoletta alla milanese per concludere alla grande la gita fuori porta.

 

 

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Categorie: all, sciapate, viaggi

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