Quando il lavoro chiama Vlao risponde.
Dopo il clamoroso forfait di Iannittone, Vlao è stato costretto, suo malgrado, ad accettare il rischiosissimo incarico che lo ha portato in Estonia, a Tallin, per un interessante corso ad ambito europeo su cibi e mangimi di origine non animale.
Sebbene la materia fosse più adatta ad un biologo che ad un funzionario doganale, Vlao si è fatto trovare pronto e si è sacrificato per il suo paese andando a rappresentare la repubblica italiana in un corso di addestramento per veterinari.
Giunto nella capitale estone, il nostro delegato ha colto la palla al balzo per visitare la città vecchia con il sole estivo ha baciato il rapido giro nelle vie e nei vicoli perfettamente conservati del centro storico. Vlao ha esplorato in lungo ed in largo la zona sfruttando al massimo le ore di tempo libero ritagliate prima di calarsi definitivamente nei panni di esperto in cibi e mangimi di origine non animale.
In hotel, nella convention room allestita con un tavolo a ferro di cavallo, Vlao si è accomodato davanti al segnaposto col suo nome e con sotto scritto Italy. Insieme agli altri 26 “delegati”, per quattro giorni, si è confrontato sulle varie criticità riguardanti l’implementazione in ambito europeo di un sistema di tracciabilità degli alimenti.
Tra una pausa caffè ed un pranzo a buffet Vlao ha potuto esercitare il suo arrugginito inglese ed ha stretto alleanze internazionali con Malta, Irlanda, Francia e Spagna partecipando, nel bar dell’albergo, ad una riedizione dell’European Song Contest 2016 a suon di karaoke.
Non ci sono prove che attestino ciò, ma fonti anonime dicono di aver visto Vlao duettare con i maltesi una hit dell’intramontabile Toto Cotugno “lasciatemi cantare… con la chitarra in mano… io sono un italiano… un italiano vero”.
Abbiamo cercato sulle cronache locali che però riportano solo che il contest è stato vinto da una duo russo, visibilmente ubriaco, che ha messo d’accordo pubblico e critica con la versione in lingua estone di Volare.