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Vlao il 19 Marzo 2012 - 20:30

L’Islanda è un paese strano, te ne accordi già prima di atterrare. Quando cominci a scendere verso terra, non sorvoli nessun palazzo, nessuna abitazione, nessuna strada… finito il mare trovi una nera colata lavica sopra la quale è adagiata la pista dell’aeroporto.

L’Islanda ha 300.000 abitanti dei quali 200.000 vivono a Reykjavík e dintorni, la seconda città Akureyri ne ha 20.000, tutte le altre cittadine che si trovano sulla mappa difficilmente arrivano a 1.000 anzi alcune non arrivano nemmeno a 100! L’interno è praticamente desertico… un deserto strano che ti dà la sensazione di essere sulla luna.

L’unica strada asfaltala è la A1 che è un anello che fa il giro dell’isola, tutte le strade interne sono sterrate, ed è facile imbattersi in guadi, più o meno ostici che rendono indispensabile un bel 4X4.

Se ci andate d’estate troverete sempre giorno e non avrete mai la fretta di raggiungere un luogo prima che il sole tramonti… anzi avrete la possibilità di organizzare trekking… dopo cena! Allo stesso tempo troverete zone con una miriade di moscerini che vi assaliranno appena aprirete la bocca!

Islanda 2009

mmm… l’anteprima è un po’ lenta! Ma se avete pazienza potete vederla anche fullscreen!

Sfogliando il fotolibro potete farvi un’idea del nostro tour. Tutto inizia a Reykjavík dove abbiamo preso i pulmini Mistubishi per iniziare il giro dell’isola. Prima tappa a Þingvellir dove è possibile passeggiare nella faglia tra la placca europea e quella americana, sperando che non si muova proprio in quell’istante! Da li passiamo a Geysir… si proprio lui, l’originale, che sbuffa ogni tot minuti, e poi di seguito alla prima maestosa cascata che incontriamo Gullfoss, forse la più bella con il suo fragoroso rumore perenne! Poi si comincia la traversata verso nord per la pista F35 con una pausa a metà nel rifugio di Hveravellir con il caratteristico paesaggio circostante ricco di vapori e colori sgargianti.

Sfogliando ancora troviamo i primi segni umani con la visita della chiesa di Vidimyri e le case di torba di Glaumbær.

Finalmente torniamo sulla A1 e ci dirigiamo verso i fiordi della costa nord con in sequenza SiglufjörðurDalvikAkureyri fino ad arrivare a Húsavík dove non ci facciamo mancare un whale watching, non prima di aver visto un’altra bella cascata Godafoss!

Hverir

Hverir

Diverse delle pagine successive sono dedicate alla bellissima piana di Hverir ricca di colori incredibili e di solfatare. La bellezza dei luoghi in Islanda dipende molto dal tempo, basta uno spiraglio di sole a rendere tutto fantastico.

A questo punto siamo pronti ad addentrarci di nuovo all’interno, giusto il tempo per un ultimo rifornimento con tanto di taniche al seguito e via con i primi guadi! Rotta verso il ghiacciaio VatnajökullSu queste piste sembra davvero di stare sulla luna, al di là dei nostri due mezzi… il nulla assoluto! A destinazione ci aspetta il rifugio con vista ghiacciaio, ma non possiamo arrivare ad Askia per via della strada ancora impraticabile! Noi siamo andati a fine Giugno, e le piste erano appena state riaperte, purtroppo non tutte… meglio Luglio se potete scegliere.

Ritornando sulla costa, ancora fiordi e paesini sperduti, fino alla laguna di Jökulsárlón dove non ci sfugge una crociera tra gli iceberg. Arrivati a Vik ci dedichiamo all’avvistamento dei puffin, o pulcinella di mare, una sorta di pinguino volante, animale simbolo di quest’isola.

Skógafoss

Skógafoss

Andando avanti con le pagine troviamo ancora foss… ovvero cascate… con quelle bellissime di Svartifoss, e Skógafoss, e la spettacolare spiaggia di Dyrhólaey. Il tour prosegue verso il parco di Landmannalaugar, il posto più memorabile che abbiamo visitato tanto da meritarsi la copertina del libro con le sue montagne che sembrano appena uscite da un fumetto!

Siamo ormai alla fine, le ultime pagine sono per Reykjavík, ma prima di partire non possiamo non toglierci lo sfizio di una giornata al complesso geotermale Blue Lagoon dove ci riprendiamo da un viaggio bello e impegnativo attraverso una terra davvero straordinaria.

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