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Ora Vlao abita qui

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Vlao il 1 Marzo 2012 - 18:32

Visto che se incarichi Bartelt di organizzare un pranzozzo domenicale va a finire che l’organizza per se e la mogliettina senza avvertire nessun altro… sta volta ho deciso di agire in prima persona.

gratigola del barbaroEra tanto che si diceva… andiamo dal Barbaro ad abbuffarci di ciccia… mancava solo l’occasione giusta. Ma quale migliore occasione di un qualsiasi Mercoledì dell’anno???

Così ci presentiamo in otto, anzi in sette visto che il dot.com.Danske è sempre oberato di lavoro e arriva cronicamente tardi. Entriamo io, Zander, Sasù, Cometa, Bratz, Bartelt e Nico… e il padre del barbaro ci accoglie dicendo… “siete voi gli otto!” e ci indica con un gesto l’unico tavolo libero dei cinque totali presenti in sala.

Ci accomodiamo sui banchetti stile asilo nido e prendiamo confidenza con il piatto e il bicchiere di carta.

Dal barbaro fa caldo, il fuocone che lo stesso aizza per arrostire le carni emana un calore avvertibile a metri di distanza. Ci denudiamo appena possibile dei nostri giubbotti accatastandoli per terra nell’angolo più impolverato del locale e attendiamo un suo cenno per iniziare ad ordinare.

Nonostante il potente aspiratore faccia lo stesso rumore di un boing in fase di rullaggio, una nebbiolina invade il locale e ci fa entrare subito in estasi culinaria. Passa giusto il tempo di accogliere l’arrivo del Danske che il barbaro father ci convoca all’esposizione delle carni da macello. Seguendo i consigli del patagonico Zander mi fiondo con Bartelt sul nodino di vitello abbinandoci sopra un paio di costolette, una salsiccia o uno spiedino. Gli altri virano sulla classica bistecca di maiale, o su una tagliata sempre chiaramente tempestate di salsicce, spiedini e costolette varie.

Mentre fratello barbaro ci porta il vino, rigorosamente rosso, mamma barbara ci propone i suoi fantastici contorni… patate arrosto e gratin… rigorosamente riscaldati. Il Danske prova a chiedere un’insalatina, ottima per il risciacquo della bocca a suo dire, ma mamma barbara rabbrividisce e dice che l’insalata è stata tolta dal menu a seguito della scarsa richiesta da parte del mercato… che gusti bizzarri questo Danske!

costataCominciamo a muovere le mandibole e tra una sciapata e l’altra spazzoliamo le ciotole, alla fine anche Bartelt è sazio… e questo è tutto dire… c’è ancora spazio per il dolcetto, ma il barbaro father invertendo l’ordine degli addendi ci propone prima l’ammazza caffè e solo poi ci consente di ordinare il mitico zabaja di mamma barbara o la sconsigliatissima torta cannella e banana che solo Nico ha il coraggio di assaggiare. Caffè in chiusura per alcuni e via col conto.

Lasciamo nelle retrovie gli interisti evitando che il filomoggiano gestore del locale ci gonfi il conto del 29% come gli scudetti della Juve vinti sul campo. Alla fine è 183,50 diviso otto 22.94… 24 fa Danske abituato ad arrotondare le parcelle per i suoi clienti.

Raccogliamo i soldi e torniamo a casa… pronti ad affrontare insonni la notte… con quel nodino di vitello che non ha la minima intenzione di essere digerito.

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Categorie: all, cenozze, sciapate

4 commenti

  1. Nicolina ha detto:

    Mi sa che la digestione finale è stato un pò un problema comune…!!!
    Carino questo “Barbaro”! E voto 10 al plum cake banana e cannella…non sapete cosa vi siete persi! 😉

  2. Vlao ha detto:

    La prossima volta lo potrei aggiungere in abbinato… perché lo Zabaja non si discute!

  3. Nicolina ha detto:

    …Plum cake banana e cannella con crema al mascarpone…
    Ummm..suona bene!

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