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Ora Vlao abita qui

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Vlao il 25 Luglio 2011 - 20:46

Greg è il più teso di fronte alla responsabilità di testimoniare, lo si vede ad occhio nudo, tant’è vero che decide di presentarsi a casa di Vlao con netto anticipo sulla tabella di marcia, con lo sfacciato intento di gustarsi in tranquillità un bel negroni e avere tutto il tempo per agghindarsi a festa.

duomo san ciriacoLa procedura della vestizione non è cosa così semplice e a complicare il tutto si aggiunge: uno la mancanza di personale qualificato ad annodare la cravatta; due un manuale che spieghi dettagliatamente il luogo dell’apposizione della coccarda. Confidando sull’arrivo di Danske, si temporeggia… forse un po’ troppo… ma quando ad un tratto il montorese si materializza la situazione si sblocca immediatamente. Con la maestria che solo un dottore commercialista può avere, risolve il nodo cravatta. Mentre per l’apposizione della coccarda, dopo un breve conciliabolo, ci si accorda per una localizzazione a metà strada tra il taschino e l’occhiello.

Vestiti di tutto punto ci rimane solo il trasferimento al duomo dove una volta verificata la nostra ubicazione ci adoperiamo per trovare una sedia per il testimone ombra.

La cerimonia inizia, e il tepore dei riflettori si fa subito sentire. La disposizione in scala decrescente punisce oltremodo Greg, che dall’alto del suo metro e novanta si staglia scultoreo e ripara parzialmente Vlao e Danske dai raggi UVA.

Il prete non è severo, ma esigente e non risparmia stoccate al fotografo Astolfi, suo acerrimo nemico, e a chiunque osi disturbare la sua opera di catechizzazione. Per fortuna Leorol viene a contatto solo con il sagrestano che lo allontana a causa della sua tenuta tecnica non omologata, questo però non gli impedisce di portare a termine il suo reportage, ma lo costringe ad ogni modo a cambiare navata. Anche i testimoni rischiano grosso quando tra i santi che pregano per noi, oltre a Gioacchino e Anna di Roma e Aquila e Priscilla collaboratori di San Paolo, si aggiunge Santa Monica (link) che per poco non fa scatenare la risarella generale. Per fortuna Vlao riesce a non incrociare lo sguardo di Greg e Danske e, nel giro di una decina di minuti, tutto torna alla normalità.

sposiLa messa scorre lenta come una colata lavica e dopo aver sfondato il muro dei sessanta minuti si concretizza finalmente nell’unione religiosa e civile.

Ora possono iniziare i festeggiamenti e mentre Astolfi porta in giro Nico e Bartelt per le foto di rito, gli invitati si fiondano a Portonovo dove li aspetta la grande abbuffata. Ritagliandosi una sosta a casa Vlao per un negroni, anche i testimoni e Gianna si proiettano alla Fonte dove con il Cometa, Bratz, Sasù, Zander, Anto80 e Danco andranno a formare il tavolo dei Facoceri.

La cena a base di pesce soddisfa l’adunata, anche grazie alla corruzione del cameriere che porta sempre i suoi frutti… di mare. A fine pasto solo i migliori, mai domi, osano spostarsi nella zona piscina per degustare un orrido moijto e finire la serata in bellezza scannandosi al bigliardino (Torrette 3,5 – Riò della fettina 0,5 il tutto per dovere di cronaca).

Alla fine, baci, abbracci e saluti ai neo sposi pronti alla partenza per il viaggio di nozze, Tanzania Mauritius, luoghi in cui però, ne siamo sicuri, non avvisteranno facoceri del calibro di quelli di questa sera, nemmeno col binocolo!

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Categorie: all, cenozze, sciapate

2 commenti

  1. […] post cena proiezione del filmino del matrimonio dell’anno (link) diretto, sceneggiato, montato, masterizzato da Astolfi in persona, che con la sua geniale ironia […]

  2. […]  La Cerimonia: Bartelt e Nico che si sposano, con tanto di assistenza di testimoni d’eccezione, non può che essere un avvenimento storico da ricordare a chi c’era e a chi non c’era. […]

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