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Ora Vlao abita qui

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Vlao il 3 Maggio 2016 - 15:32

Kandy ci accoglie con una bella giornata, il monsone di ieri è acqua passata… in tutti i sensi. Adesso capiamo perché in questo paese la natura è rigogliosa e gli alberi, che circondano il lago, hanno dimensioni mastodontiche tanto che servirebbe una scolaresca per abbracciarne uno.

Fedeli al tempio del dente

Fedeli al tempio del dente

Sfruttiamo la mattinata per visitare lo Sri Dalada Maligawa vale a dire il tempio in cui viene custodito il dente del sacro buddha. Dopo aver passato la door selection, ci mettiamo in fila pazientemente con i fedeli in attesa di poter ammirare l’antica reliquia. Con i gomiti alti, per tenere a debita distanza una fastidiosa cinese mascherata, arriviamo ad un solo passo dalla meta quando l’addetto alla porta dorata decide di chiuderla. Non possiamo aspettare un’altra mezz’ora per la successiva apertura, abbandoniamo quindi la posizione immensamente dispiaciuti, più che per la mancata visione del canino, per dover lasciar strada alla occhi-a-mandorla contro la quale avevamo combattuto strenuamente.

Al museo rischiamo di perdere Gil, che si trattiene un po’ troppo ad ammirare i busti degli ex vescovi del tempio, ma per fortuna lo intercettiamo al deposito scarpe, insieme alle nostre calzature e alla puzza dei piedi di tutti gli altri visitatori.

Ci dirigiamo al Royal Botanic Garden dove ammiriamo molte piante che da noi vivono in vaso e qui hanno dimensione paragonabili al buddha scolpito nella roccia di Aukana. Evitando di calpestare gli scorpioni che pascolano liberi per il parco, apprezziamo la flora srilankese che va dagli alberi di frutta strana, alle super canne di bambù, dalle orchidee di mille specie a tutti gli altri fiori sconosciuti ai più.

Piantagioni di té

Piantagioni di té

Torniamo in centro per gironzolare tra i negozi e procurarci un pasto tradizionale. Per poche rupie ci si può saziare con i manicaretti dalle bakery locali. Ci dividiamo in gruppi per differenziare il rischio, il Prof opta per un piatto di Rice & Curry, le girls vanno di beverone frutta e verdura, Vlao e Martimarti scelgono a caso dal bancone qualche calzone ripieno di pollo/pesce e rimpinzato di spezie piccanti, Mrs.Postamat e Mr.Linux copiano la scelta, ma ordinando al tavolo si fanno infinocchiare dal cameriere che, citando Nerone per distrarne l’attenzione, scuce loro dalle tasche un conto iniquo, che rimane tale nonostante le accorate proteste.

Una volta che si capita a Kandy non è possibile fare a meno di godersi il balletto folkloristico. E così, nel pomeriggio, andiamo al magazzino dell’Avis che ci accoglie con un’aria tropicale alleviata da megaventilatori scapeccia cinesi. Ci riposiamo qui per un’oretta e non ce ne andiamo prima di aver applaudito alla camminata finale sui carboni ardenti.

Prima di concludere la giornata c’è ancora il tempo di godersi un massaggio ayurvedico di quelli completi con tanto di colata oleosa in testa, Shirodara, un’esperienza ultraterrena che teletrasporta Vlao e Martimarti direttamente dal lettino al tavolo del ristorante tradizionale prenotato per la cena.

Spettacolo folkloristico Srilankese

Spettacolo folkloristico Srilankese

Dopo due giorni all’hotel bellavista è giunta l’ora di spostarsi. Accendiamo il pulmino acquamarina di buon ora e, mano a mano che saliamo di quota, prendiamo confidenza con i nuovi paesaggi caratterizzati da colline coltivate a té. Facciamo una passeggiata tra gli arbusti verdeggianti e incontriamo anche un illusionista che ci intrattiene con il suo spettacolo giusto il tempo di ritrovare qualcuna… non facciamo nomi… che si è persa tra le piantagioni.

Visitiamo la fabbrica del té dove impariamo a distinguere tutte le varie qualità white, green, OP, BOP, etc… Fatto il giro dello stabilimento ci godiamo la degustazione con un bel selfie ricordo che non guasta mai!

Prima di raggiungere Dalhousie, dove ci aspetta l’impresa del viaggio, ci fermiamo a Nowara Eliya, una chiassosa cittadina di montagna dove ci sguinzagliamo tra i negozi di prodotti tarocchi passando ore a trattare il prezzo di attrezzature palesemente fake.

Raggiungiamo l’hotel White Elephant, considerato dalla Lonely Planet il più kitsch presente in zona, e prendiamo possesso delle nostre stanze chilometriche che però sono destinate a rimanere intonse infatti, la partenza per il trekk alle 2 di notte, le rende inutilizzabili almeno per chi non decide mestamente di “conigliare” all’ultimo l’epica scalata all’Adam’s Peak.

 

LANKAMALE 2016

Indice

Episodio 1 Uno-due-tre e via! Anuradhapura link
Episodio 2 Aukana, in carro coi buoi e Polonaruwa link
Episodio 3 Sigirya, dal no canfora e Kandy link
Episodio 4 Kandy le piantagioni di té e Nuwara Eliya Sei qui
Episodio 5 Adam’s Peak, l’impresa e l’orfanotrofio degli elefanti link
Episodio 6 Maldive e la barca Marina link
Episodio 7 Plastic Beach e le sfide serali link
Extra Photo Album link
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Categorie: all, sciapate, viaggi

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