Dente ormai lo conosciamo a menadito, in cinque a bordo (Vlao, Danco e il trittico pesarourbinate capitanato da Petrus) abbiamo quasi 20 presenze ai suoi concerti… e non possiamo che considerarci fan accaniti… non si spiegherebbe altrimenti il motivo per muoversi con 2 biglietti di scorta!
Ma l’occasione è unica quanto rara… il concerto di chiusura del tour è tutto particolare. Innanzitutto è a teatro… in secondo luogo è interattivo… infatti nelle settimane precedenti alla data era possibile votare 5 canzoni che si sarebbero volute sentire live. Così è stata la democrazia a determinare la scaletta con i brani a susseguirsi in crescendo di votazione in un ordine prettamente a cazzo di cane.
Tutto ciò poteva essere una trappola per Dente dato che una scaletta redatta a caso, salvo brogli elettorali, poteva risultare non bene assortita e in aggiunta i 30 brani in menù costituivano un’impresa ardua da portare a termine. L’inizio depresso spaventa l’interprete che procede senza opporsi al volere del pubblico seguendo alla lettera il menù matrimoniale consegnato all’entrata del Teatro Duse.
Il cantante scapecciato, accompagnato da una band allargata che arricchisce gli arrangiamenti delle sue composizioni, si disimpegna bene e anche se un po’ meno sciolto del solito arriva alla fine in crescendo. Alla fine ci implora di non chiedere il bis, e anche se, tutto sommato qualcosa mancava… ma si sa la democrazia non sempre funziona, uno strappo per una trentunesima canzone lo poteva pure fare!
Adesso però basta Dente… riposati, sperpera i soldi che ti abbiamo elargito e mettiti a studiare per il prossimo album… ci rivedremo quando avrai fatto i compiti… prima di allora non ne voglio più sapere di te e delle tue canzonette!
deriva dei continenti