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Ora Vlao abita qui

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Vlao il 19 Agosto 2011 - 17:25

Al quarto giorno arriva l’inghippo. La visita di Mothia, consigliataci da una autoctona a Cornino, si trasforma nel punto più basso della vacanza… un furto legalizzato che ci costa 5 euro per il traghetto di Caronte e 9 per l’ingresso, il tutto per visitare un’isola di ruderi in avanzato stato di decomposizione e abbandono. Completiamo il percorso perchè dobbiamo farlo, ci dedichiamo anche dell’offroad, certificato dalle spine conficcate negli infradito di Valvola (euro 3,90 all’OVS n.d.r.). Il museo si salverebbe anche, se non altro per l’auto ritratto di Anto80, qui ribattezzato il giovane di Mozia, ma il resto è veramente tenuto male, ne sconsigliamo quindi la visione.

Saline Marsala
Saline di Marsala

Il mare in questa zona è più che altro uno stagno, e l’acqua non è delle più limpide, cominciamo a realizzare che l’ombrellone da 10 euro rimarrà inattivo oggi. Visto anche che il vento e il clima non sono adattissimi per la balneazione decidiamo di dedicare l’intera giornata alla cultura!

Avanti perciò con la visita della salina di Marsala che accoglie tutti i nostri apprezzamenti, anche se il girare con l’audioguida all’orecchio sa tanto di turista giapponese. Per completare il pomeriggio Valvola ci porta alle cantine Florio di Marsala dove visitiamo lo stabilimento e non ci tiriamo indietro dalla degustazione del vino liquoroso che ristora, rinfranca e rinforza.

A questo punto nasce la diatriba tra i capiscioni (Anto80 e Valvola) e quelli che non capiscono un caz (Faith e Vlao) sulla convenienza del visitare Erice nonostante l’evidente nube nera che si addensa come un cappello sul paesino di alta collina.

Erice
Erice by fog

Come da pronostico i capiscioni prendono la ragione, perciò si cenerà ad Erice dove troveremo un clima degno delle highlands scozzesi. Anto80 si barda in versione invernale, tanto da rischiare di non superare la door selection a causa della tuta del Ponterosso. Il giro del paese è difficile da fare, tra il vento, la nebbia e il buio c’è il rischio di perdersi per sempre. Ci rifugiamo al caldo di un bar dove i capiscioni sono costretti a pagare l’aperitivo e ad ammettere di aver fatto una cazzata, avvenimento documentato con un video già cult su youtube. Ci concediamo giusto un primo al ristorante, è tardissimo, è mezzanotte passata… è ora di andare a nanna. Domani però faremo serata, la giornata intera a San Vito lo Capo ce lo impone!

 

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Categorie: all, viaggi

2 commenti

  1. Faith ha detto:

    Autoctona maledetta!!!!!!!!!!!!!!!

  1. […] 2011 – la serie (1-2-3-4-5-6-7-8): Resoconto semiserio in 8 puntate delle scorribande di Vlao, Mesa, Faith e Anto80 per la […]

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