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Ora Vlao abita qui

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Vlao il 5 Ottobre 2010 - 21:27

AVVERTENZA: tutti i personaggi e le situazioni sono frutto dell'immaginazione e ogni riferimento a luoghi, fatti o persone realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale, e comunque qualsiasi altra cosa è già caduta in prescrizione!

 

Il piccolo Nicorouge si è iscritto all'Università e ogni tanto mi chiede, dall'alto della mia esperienza, lumi sulle tattiche per affrontare gli esami, le lezioni e tutto quello che è connesso a questa nuova esperienza didattica.

La lezione numero 1 che gli terrò riguarderà il procacciamento dei libri di testo. Chiaramente il sottoscritto non ha mai comprato un libro nuovo e se ne vanta, anche se in realtà uno ne ha preso… quello di storia economica da 204 pagine, il mitico Mokyr, che giacie come reliquia all'interno di una teca di cristallo.

Per tutti gli altri, visto i costi spropositati dei canali ufficiali, Vlao ha optato di servirsi della malavita organizzata… i libri "masterizzati" sono molto più convenienti, possono essere sottolineati e scarabocchiati senza commettere peccato, hanno quella folkloristica rilegatura a spirale e la mitica impaginazione salvaspazio 2 in uno che gli originali si sognano la notte.

Mi ricordo quando con Bartelt, Danske e il compianto Capò ci siamo avvicinati per la prima volta allo spacciatore di conoscenza. Mi ricordo la spedizione alle Tavernelle alla ricerca di una non meglio identificata copisteria. Dopo aver girato con circospezione la zona, aver cercato sull'elenco telefonico e aver domandato ai vigili urbani, finalmente siamo riusciti ad individuare la sede del Mafioso. Una stanza 5 metri per 3 con tanto di videopoker sui lati, che davano tanto quella sensazione di proibito.

Una volta trovato il coraggio di entrare, eravamo un po' timorosi su come approcciare il tipo… ma una volta rotti gli indugi, lo stesso non sembrava affatto imbarazzato dalle nostre richieste, anzi cominciava ad elencarci tutti i testi di cui avremo avuto bisogno. Con la sua matita morsicata appuntava su un blocchetto a quadretti le nostre ordinazioni. Tirò una doppia riga, fece il conto e disse: "sono pronti per mercoledì… mi lasciate il nome?" a questo punto nessuno parlò, solo Capò ruppe il silenzio dicendo "Capponni" il tipo ci guardò strano e ripetè "il nome…" "ah… eh… Marco"

Poi abbiamo cambiato pusher, ne avevamo uno più comodo, più a portata di mano… anche lui per tutti era solo Il Mafioso. Si mimetizzava in una cartoleria… entravi e al bancone non trovavi nessuno, ma al secondo piano del loft sentivi le fotocopiatrici che andavano… dopo un po' si presentava il tipo che era convinto di poter passare per venditore di penne e articoli da ufficio, una copertura che sarebbe caduta alla sola analisi della polvere depositata sugli sparuti articoli proposti al pubblico. Malgrado questo ci ha rifornito per tutto il tempo universitario… ci sarà stato un motivo occulto??? Chissà. Fatto sta che quando entravamo e capiva le nostre intenzioni stappava la Bic che aveva sul porta penne e come per magia il mega espositore di puntine da disegno, schotch e bianchine si girava come nei cartoni animati e lasciava spazio all'archivio universale della conoscenza teorica.

A dir la verità il suo repertorio non conteneva proprio tutto… i libri della specialistica lo mettevano in difficoltà… la richiesta era esigua, e il gioco non valeva la candela… Trovare l'edizione pirata del libro di ONP era come azzeccare la sestina del superenalotto… Io e Danske però non volevamo interrompere sul più bello il nostro rituale, che peraltro portava bene, e volevamo che il Mokyr restasse da solo nella teca… L'unica alternativa che trovammo, qui lo dico e qui lo nego, era prendere in prestito i libri in bibilioteca e scannerizzarli ben bene con la stessa fotocopiatrice fornita in arichivio. Così tra gli scaffali mobili con le gazzette ufficiali delgi ultimi 50 anni, con rapidi movimenti a catena e con la tessera fotocopia della Clua abbiamo accorciato di netto la filiera, passando dal produttore direttamente al consumatore, come consigliato dai migliori libri di Economia Aziendale… chiaramente fotocopiati anche quelli!

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Categorie: all, sciapate

4 commenti

  1. danske ha detto:

    complimenti per la fantasia ed avere inventato una storia molto verosimile 😀

  2. danco ha detto:

    Bella li!
    Vorrei giusto ricordare il modellino dell’auto dei carabinieri che il mafioso *originale* sfoggiava sopra la mensola dietro la sua scrivania, come a far capire come funzionavano le cose.
    Quanto al suo sostituto non posssiamo non fare riferimento al tono dimesso e l’aria da operazione sotto massima copertura con cui ti accoglieva ogni volta che aveva preso una multa per violazione di qualsiasi diritto editoriale. Ovviamente tutto questo durava 3 giorni.

    Respect!

  3. Nicolina ha detto:

    Anche io andavo dal MAFIOSO (il II)! E una volta mi sa che ho pure comprato una penna…! 🙂

  1. […] i giorni passati a trasportare il sapere dai libri sistematicamente fotocopiati dal mafioso (link) a questi delicati fogli rigorosamente a quadretti, riempiti in un carattere stampatello degno […]

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